Storie di gusto – Pinza di Asolo (Veneto) 22 febbraio 2018

Storie di gusto – Pinza di Asolo (Veneto)

La storia che stiamo per raccontarvi ha inizio ben 500 anni fa. Ad Asolo, tra il territorio trevigiano e le colline del prosecco, si narra che già nel 1600 venne creata la “pinza”, un dolce da preparare nei giorni di festa e da consumare durante i roghi propiziatori  del”panevin”. Un dolce semplice, quasi povero se si considera che la base di partenza è il pane raffermo inzuppato nel latte. È proprio questo il motivo per cui molti sostengono che sia addirittura il dolce preferito della befana! In suo onore, in Veneto sono in tanti a prepararla proprio nella notte del 6 gennaio. Ma la pinza è così buona che vale proprio la pena mangiarla tutto l’anno!

Ingredienti

  • 1 kg di pane raffermo;
  • 1 litro di latte
  • 2 uova;
  • 100 grammi di noci Milani;
  • 2 cucchiaini di semi di finocchio;
  • 2 bicchierini di grappa o rum;
  • 200 grammi di farina (si può usare anche la farina di mais);
  • 2 mele e 2 pere;
  • 100 grammi di fichi secchi;
  • 100 grammi di uvetta sultanina Milani;
  • 100 grammi di zucchero;
  • 1 noce di burro
  • 1 cucchiaio di lievito per dolci

Preparazione

Per prima cosa, porre l’uva sultanina a bagno nel rhum o nella grappa e mettere a bagno il pane raffermo in piccoli pezzi nel latte per un’ora.  Dopo aver reso cremoso il pane, amalgamare con uova, zucchero, farina e lievito. Aggiungere dunque, mescolando bene, l’uva sultanina, i fichi secchi e semi di finocchio. Dopo aver unto una teglia da forno con il burro, versare l’impasto e coprire il tutto con i pezzettini di mela e pera. Infornare dunque a 160° per 40 minuti.

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