Storie di gusto – Pangiallo romano 24 dicembre 2018

Storie di gusto – Pangiallo romano

Pandoro o panettone? A Roma, a fare compagnia ai due dolci tipici del Natale c’è il pangiallo.

Portato sulle tavole durante tutte le feste, è un dolce dalle origini antichissime: c’è chi vorrebbe datarlo addirittura ai tempi della Roma imperiale. Quel che è certo, è che la sua bontà è arrivata immutata fino ai nostri giorni. A fare la differenza in questo dolce natalizio è la frutta secca, esaltata dal gusto dello zafferano. Non vi lasciamo ulteriormente con l’acquolina in bocca e passiamo alla ricetta!

 

Ingredienti

  • 400 grammi di mandorle
  • 400 grammi di noci
  • 400 grammi di nocciole pelate
  • 200 grammi di pinoli
  • 200 grammi di canditi
  • 600 grammi di uva sultanina
  • 400 grammi di farina
  • 400 grammi di miele
  • 300 grammi di cioccolato
  • 1 buccia di arancia e di un limone
  • 2 cucchiai di olio
  • 1 bustina di zafferano

Preparazione del pangiallo

Riscaldare il miele con la buccia di arancia e limone.
Nel frattempo, mettere l’uva passa a bagno per mezz’ora.
Tritare la frutta secca, l’uva e il cioccolato, quindi mescolare insieme al miele caldo e alla farina.
Formare i panetti e lasciare riposare.

Preparare quindi la glassa, diluendo in acqua lo zafferano con olio e farina.
Decorare i panetti con la glassa. Mettere tutto in forno a 180 gradi per 40 minuti.

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