Storie di gusto – La pasta ‘ncasciata alla catanese 9 gennaio 2018

Storie di gusto – La pasta ‘ncasciata alla catanese

A Milano, Roma, Torino e Bologna, ogni siciliano non porta con sé solo gli ultracalorici arancini o gli ormai consueti cannoli di ricotta: ogni siciliano porta con sé un bagaglio pieno di ricette della tradizione mediterranea, tanto buone quanto leggere e naturali. Autentiche, semplici, piene di gusto, ma ancor più ricche di strabiliante saggezza. Perché per inventare un piatto che unisca sapori così diversi come il cavolfiore e l’uva sultanina, non c’è alcun dubbio che occorra la fantasia di un visionario, l’audacia di uno stratega e la precisione di un alchimista: solo così riusciamo a descrivervi la sorprendente bontà della pasta ‘ncasciata alla catanese. E per farvela assaggiare, così come l’abbiamo provata noi, vi forniamo la ricetta di famiglia di una siciliana doc nata sotto le pendici dell’Etna.

Ingredienti

  • 400 g di pasta (casarecce o fusilli);
  • un cavolfiore intero, bianco o viola;
  • 3 o 4 acciughe sottolio;
  • 3 o 4 manciate di pinoli sgusciati Milani;
  • 3 manciate di uvetta sultanina Milani;
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva;
  • una spolverata di pecorino grattugiato;
  • 1 o 2 spicchi d’aglio;
  • peperoncino, sale e pepe q.b;
  • pecorino grattugiato;

Preparazione

Per prima cosa, pulire per bene il cavolfiore e lasciarlo lessare in pentola. Nel frattempo, in un tegame o una padella, fare rosolare gli spicchi d’aglio, le acciughe e il peperoncino (anche in polvere).
Aggiungere quindi, insieme all’uva sultanina e ai pinoli,  il cavolfiore una volta lessato. Cucinare dunque la pasta e scenderla un minuto prima che sia al dente. Saltare quindi la pasta in padella a fuoco vivace. Mettere in piatto e cospargere infine, a proprio piacimento, il pecorino grattugiato.

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