Cammino degli Dei:una tappa per passare un giorno fuori città 26 aprile 2018

Cammino degli Dei:una tappa per passare un giorno fuori città

Da Bologna a Firenze, ogni appassionato di trekking, escursioni e attività all’aria aperta sogna di ripercorrere il sentiero tracciato dagli antichi etruschi e percorso dalle legioni romane. Il cammino degli Dei è il percorso più ricco di fascino, storia e natura che unisce Emilia-Romagna e Toscana.

Lungo 130 km e caratterizzato da un continuo susseguirsi di salite e discese, richiede diversi giorni di viaggio per essere percorso da Piazza Maggiore fino a Piazza della Signoria. Ma niente paura: per inaugurare la nostra nuova rubrica “Fuori dal guscio” vi consigliamo una delle tappe principali che può essere percorsa in un solo giorno!


Da Madonna dei Fornelli al passo della Futa

Si parte, zaino in spalla, dalla chiesa di Madonna dei Fornelli: guardatevi intorno, nelle belle giornate di primavera capita spesso di trovare “compagni di viaggio” pronti ad affrontare il cammino. Seguendo le indicazioni e superata la prima salita, si lascia il Monte dei Cucchi per arrivare all’antico basolato romano di Pian di Balestra.

Lungo il percorso non sono presenti dei punti di rifornimento: vi consigliamo dunque di portare con voi delle scorte di acqua e cibo.

Seguendo i cartelli che indicano il passo della Futa, il sentiero ci permette di attraversare Piana degli Ossi. Ma non pensate che sarà una passeggiata: poco dopo comincerà infatti la ripida salita del Monte Poggiaccio.

Se siete stanchi e avete fame, fermarsi per una breve sosta può essere una buona idea: superato il Monte Poggiaccio vi attendono circa 2 ore di cammino per arrivare al passo della Futa, immersi in un paesaggio disegnato da alberi di acero,faggi e abeti.


Dalla Flaminia Militare al cimitero della Futa

flaminia militare

fonte: wikipedia

Natura, ma anche tante pagine di storia. Il cammino degli Dei riserva più di una sorpresa nella tappa che collega Madonna dei Fornelli e il passo della Futa. Il cammino riprende l’antico sentiero romano che prende il nome di Flaminia militare o Flaminia minor. Una via leggendaria, di cui solo l’autore romano Tito Livio riporta l’esistenza: nella celebre opera Ab urbe Condita, Tito Livio testimonia la sua data di costruzione: il 187 a.C.

Proprio a ridosso del passo della Futa, si trova l’antico selciato romano scoperto nel 1979 dagli archeologi Cesare Agostini e Franco Santi.

Ma non finisce qui: a pochi passi si trova il cimitero germanico della Futa, che testimonia battaglie ben più recenti di quelle affrontate dalle legioni romane. Costruito nel 1961, accoglie oltre 30.000 caduti della seconda guerra mondiale.

 

La frutta secca, l’ideale per il trekking

Un cammino così lungo richiede molta energia. Come prepararsi al meglio e cosa portare con sé nel proprio zaino da perfetto esploratore? I nutrizionisti e gli esperti della montagna concordano nell’utilità di una colazione ricca di cereali per fare un pieno di carboidrati e di frutta secca per l’apporto di proteine vegetali.

Nel vostro zaino, oltre a una discreta scorta di acqua, gli appassionati di trekking consigliano di mettere sempre un pacchetto di frutta secca: leggero ma pieno delle energie, dei grassi vegetali, degli zuccheri e delle vitamine giuste per affrontare una lunga giornata in cammino.

Il modo migliore per dare il giusto apporto energetico al vostro corpo consiste nel fare degli spuntini regolari, evitando gli zuccheri complessi contenuti nei dolci o nelle bevande gassate. Noi non abbiamo dubbi: nel nostro zaino metteremmo una confezione di noci e nocciole.

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